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Nelle sue poesie Giancarlo Majorino narra di formidabili migrazioni di animali, di "grandi gruppi che lottano", di febbrili spostamenti di popoli. E lo fa con colate di immagini. Coglie il senso inquieto e stravolto, l'ansia vorticosa della realtà in cui viviamo, con l'occhio del poeta che vede oltre le cose e le trapassa, e al tempo stesso con la lucida attenzione di una mente sempre vigile e attiva, che non si fa ingannare.